venerdì 28 novembre 2008

Amauroto

Amauroto dunque è posta sul dolce declivio di un’altura ed è di forma quasi quadrata (…) La città per mezzo di un ponte, non con pilastri di palafitte ma tutto in pietra con splendidi archi, è collegata con la riva opposta (…) Questa piazzaforte è cinta da mura alte e larghe, con numerose torri e rivellini, e le mura sono alla lor volta circondate per tre lati da un fossato asciutto, ma largo e profondo, difeso da siepi spinose (…) Le piazze sono tracciate in modo acconcio sia pei trasporti che contro i venti, le case in nessun modo misere, e se ne vedono per file lunghe, che si stendono per interi quartieri, con le facciate fronte a fronte, separate da vie larghe 20 piedi. Alle spalle di dette case sono attaccati, per tutta la lunghezza dei quartieri, grandi giardini, cui tutto intorno altre case s’addossano, chiudendoli. (…) E’ tradizione infatti che detta città l’abbia disegnata in tutta la sua configurazione Utopo in persona (…) Ora invece ogni palazzo, di forma mirabile, è a tre piani, con le pareti esterne fatte di pietre, di pietra lavorata o mattoni, mentre nell’interno il vuoto è riempito di rottami.

Thomas More "Utopia" 1516

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