«Harry,» disse Holker «muovi verso Brooklyn.»
Il Condor s'alzò d'un centinaio di metri e si lanciò verso l'est con una velocità di cinquanta chilometri all'ora.
Vie immense apparivano sotto gli aeronauti, se così si potevano chiamare, fiancheggiate da palazzi mostruosi, di venti, venticinque e persino trenta piani, che dovevano contenere migliaia di famiglie ciascuno, la popolazione di un villaggio.
Mille fragori salivano fino agli orecchi dei due resuscitati, prodotti chissà da quali macchine gigantesche: fischi, colpi formidabili, detonazioni, scoppi, e si vedevano, lungo le pareti e sulla cima di colonne di ferro, roteare con velocità straordinaria delle macchine volanti di dimensioni mai viste.
Emilio Salgari, Le Meraviglie del Duemila, 1907
domenica 22 novembre 2009
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